Palazzo Strozzi, proprietà dallo Stato al Comune di Firenze
Scritto da Nicola Schievene il 3 Ottobre 2024
(Adnkronos) – Via libera al passaggio di proprietà di Palazzo Strozzi al Comune di Firenze. Lo prevede l'accordo di valorizzazione siglato tra il Segretario regionale del Ministero della Cultura, Giorgia Muratori, il direttore dell’Agenzia del Demanio – Direzione Toscana e Umbria, Raffaella Narni, la direttrice della Direzione Cultura e Sport del Comune di Firenze, Gabriella Farsi, e la Soprintendente per la Città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, Antonella Ranaldi. La firma rappresenta la tappa cruciale del procedimento di Federalismo culturale, che ha avuto per oggetto Palazzo Strozzi, bene immobile di proprietà statale di cui Palazzo Vecchio era concessionario, che si è concluso proprio con il trasferimento del bene dallo Stato al Comune. Obiettivo dell’amministrazione è mantenere, tutelare e valorizzare il patrimonio architettonico, storico e culturale che Palazzo Strozzi ha espresso nel corso della sua storia, consolidando la sua vocazione di crocevia delle tendenze più all’avanguardia dell’arte contemporanea e rafforzando la sinergia delle realtà qui presenti, tutte di altissimo livello – Fondazione Palazzo Strozzi, Gabinetto Gian Pietro Vieusseux, Istituto nazionale di studi del Rinascimento, Scuola Normale Superiore – affermando ancora di più questo spazio come polo culturale e artistico della città. "Oggi è un giorno estremamente importante perché Palazzo Strozzi dallo Stato passa al Comune dopo un percorso importante portato avanti dall’agenzia del Demanio, dal ministero della Cultura e dalle nostre direzioni Cultura e Patrimonio. – ha detto la sindaca Sara Funaro – Palazzo Strozzi già oggi è una realtà di spicco che offre mostre di arte contemporanea, incontri letterari e presentazioni di altissimo livello. Obiettivo quindi è proseguire su questa strada e rafforzare la centralità di Palazzo Strozzi in ambito culturale. Il passaggio di proprietà arriva dopo un percorso lungo già avviato dalla scorsa amministrazione per avere un rapporto più diretto e meno intermediato e quindi poter intervenire immediatamente per ogni tipo di esigenza anche di tipo manutentivo". "Da oggi avremo la possibilità di lavorare sempre più in sinergia stretta con la Fondazione Strozzi, il Gabinetto G.P. Viesseux, l’Istituto nazionale di studi sul Rinascimento e la scuola Normale Superiore e fare in modo che questo palazzo sia sempre di più un punto di riferimento per la vita culturale della città – ha aggiunto Funaro – Grazie all’accordo di valorizzazione potremo lavorare concretamente per consolidare la vocazione di Palazzo Strozzi come luogo di arte contemporanea, per rafforzare le sinergie tra tutte le importanti istituzioni culturali qui presenti e per incrementare ancora di più le attività ospitate, esposizioni ma anche convegnistica o seminari. C’è un lavoro che quindi con questo accordo da oggi può prendere forma, a partire ad esempio da un rafforzamento della digitalizzazione degli spazi dell’ultimo piano di modo che siano sempre più fruibili alla cittadinanza per eventi o iniziative". "L'obiettivo del federalismo culturale è garantire la massima valorizzazione degli edifici storici delle nostre città e riutilizzare i beni con nuove funzioni, in linea con più ampi progetti di rigenerazione urbana attivi sul territorio; tutto ciò grazie ad una forma concreta di sussidiarietà tra lo Stato e le Autonomie locali – ha dichiarato il direttore della Direzione territoriale Toscana e Umbria dell'Agenzia del Demanio, Raffaella Narni – L'attuazione del trasferimento rientra tra le attività di valorizzazione economica, sociale, culturale e ambientale del patrimonio immobiliare pubblico che l’Agenzia del Demanio sostiene e promuove con azioni sinergiche e funzionali allo sviluppo sostenibile dei territori, anche in riferimento ai processi di transizione ecologica e digitale, in stretta collaborazione con le strutture centrali e territoriali del Ministero della Cultura". "Con la firma dell’accordo di valorizzazione di Palazzo Strozzi stipulato tra Ministero della Cultura, Agenzia del Demanio e Comune di Firenze si è concluso un lungo percorso, che ha visto le tre Amministrazioni coinvolte in una serie di fasi legate all’iter di federalismo demaniale. – ha detto Giorgia Muratori, dirigente segretariato Regionale Ministero della Cultura – La tappa fondamentale di questo iter, affinchè possa avvenire poi il successivo trasferimento dei beni di interesse storico-artistico all’ente richiedente, è appunto la stipula di un Accordo di Valorizzazione, in cui l’ente si impegna alla sua rifunzionalizzazione sulla base di un Programma di Valorizzazione. Con l’atto finale di trasferimento, il bene diventa di proprietà dell’Ente territoriale che si impegna, tra l’altro, ad eseguire in generale tutte le operazioni di manutenzione e cura dell’immobile, garantendone una più facile conservazione. Il Segretariato regionale del Ministero della Cultura e l’Agenzia del Demanio, proprio a seguito della firma dell’Accordo di valorizzazione, sono tuttavia coinvolti in un secondo momento, in quanto verificano nel tempo l’effettiva fruizione e valorizzazione del bene trasferito". Edificato a partire dal 1489 su progetto iniziale di Benedetto da Maiano, Palazzo Strozzi rappresenta l’esempio perfetto dell’ideale dimora signorile del Rinascimento e nel complesso appare come una piccola fortezza nel cuore della città. Il grande edificio ha accesso su tre lati, su Piazza Strozzi, via Strozzi ed infine su via Tornabuoni e si sviluppa su sei piani fuori terra e da un piano interrato, che si articolano attorno al grande cortile centrale, realizzato da Simone del Pollaiolo detto il Cronaca, circondato su tutti e quattro i lati da un ampio porticato. Palazzo Strozzi, acquisito dallo Stato nel 1998, attualmente è sede di attività culturali, espositive di attività congressuali ed è considerato un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per la qualità della proposta artistica, culturale, letteraria e di alta formazione superiore. Tutto questo, grazie alla convivenza al suo interno di più istituti, tutti di prestigio internazionale e di lunga storia – Fondazione Palazzo Strozzi, Gabinetto G.P. Vieusseux, Istituto nazionale di studi del Rinascimento, Scuola Normale Superiore – che ha permesso di portare a Firenze eventi, attività di valorizzazione culturale di qualità internazionale. I punti salienti del programma culturale di valorizzazione sono: concorrere allo sviluppo della ricerca, della sperimentazione e della produzione artistica, anche nell’ambito del contemporaneo, delle competenze imprenditoriali e professionali dei soggetti che lavorano all’interno di Palazzo Strozzi; promuovere in città il percorso sulle espressioni artistiche del Novecento in una potenziale sinergia con le mostre di tema novecentesco presentate a Palazzo Strozzi dall’omonima Fondazione; confermare il ruolo di Palazzo Strozzi come luogo pubblico di partecipazione culturale e sociale implementandone le potenzialità culturali, attraverso lo sviluppo e la condivisione di progettualità e una programmazione culturale sia con gli istituti già presenti nel Palazzo e con altri soggetti pubblici e privati che rappresentano sul territorio un’eccellenza in ambito culturale; valorizzare i patrimoni documentari in sinergia con gli Istituti culturali presenti nel palazzo e in collaborazione con altri istituti culturali della città (biblioteche e archivi). Questi obiettivi saranno perseguiti mediante una razionalizzazione dell’utilizzo degli spazi e una pianificazione e calendarizzazione delle attività ed iniziative delle diverse Istituzioni presenti nel Palazzo. Il programma di valorizzazione prevede inoltre adeguamenti funzionali necessari alla realizzazione, a cura della Fondazione Palazzo Strozzi, di una nuova dotazione tecnologica della Altana, in modo da renderla idonea allo svolgimento di attività in presenza ed on-line, con lo scopo di incrementare sia la funzionalità per le attività che già ospita (Conferenze e Lezioni della Scuola Normale), sia lo svolgimento di ulteriori attività culturali, e per renderlo ancor di più luogo di rappresentanza per eventi ed attività collaterali alle mostre di Palazzo Strozzi. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)